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Il sistema solare su cui abitiamo ruota intorno Alcione, stella centrale della costellazione delle Pleiadi che si trova a circa 500 anni-luce dalla Terra (e al 28° della costellazione del Toro). |
Questa è la conclusione cui sono giunti gli astronomo-matematici:
- Freidrich Wilhelm Bessel
- Paul Otto Hesse
- José Comas Solá
- Edmund Halley
Essi hanno individuato esattamente gli elementi dell'interazione, ma i meccanismi di topologia spaziale sono stati stabliti più precisamente da Einstein: l’intero universo è tenuto insieme da gruppi di vortici senza vortici di energia centripeta - con i loro campi elettromagnetici - come gorghi nell’acqua. Queste energie a spirale danno luogo a delle orbite naturali di spazio-tempo: satelliti attorno ai pianeti, pianeti attorno alle stelle, sistemi solari attorno ad altri soli più grandi e così via.
Il nostro Sole sarebbe quindi l'ottava stella delle Pleiadi (viste da un terzo sistema) e impiegherebbe circa 26 mila anni per completare un´orbita intorno ad Alcione. Questo è anche il tempo necessario alla Terra per completare il movimento noto come "precessione degli equinozi".
La divisione dell'orbita in dodici ("mesi") risulta 2.160, che in astrologia è tradizionalmente anche la durata di un'era (era dei pesci, acquario, capricorno e così via; si conta a ritroso - L'era dell'ariete, per intenderci, risale a più di 20.000 anni prima della venuta di Cristo; l'inizio dell'era dei pesci è invece segnata dalla venuta di Cristo).
Intorno Alcione vi è un gigantesco anello o disco di radiazione che giace in un piano trasversale a quello in cui orbitano i suoi 7 soli maggiori (compreso il nostro). Non si è ancora capito esattamente da dove provenga e cosa sia, ma è stato chiamato "cintura fotonica" perchè verosimilmente fatta di "fotoni", cioè luce, infatti in fotografia appare molto luminosa e bella. Durante l'orbita dei vari sistemi solari intorno alla stella madre, ognuno di essi è costretto ad attraversare quest'anello fotonico 2 volte. Per il nostro sole ciò accade ogni 13.000 anni circa; essendo il disco relativamente sottile, il passaggio attraverso la zona di ingresso/uscita (bordo della cintura) dura solo 36 anni, mentre tutta la sezione viene percorsa in 2.000 anni, terminati i quali il sistema solare esce dalla "luce" e percorre l'altra metà dell'orbita, che durerà altri 13 mila anni [in realtà sono 11+11+(2+2)=26].
Implicazioni
La famiglia allargata
Se su uno dei sistemi solari di Alcione crescesse un filo d'erba, quel filo d'erba non sarebbe come un filo d'erba sulla costellazione del Cigno (che orbita per conto suo su un piano suo), ma è degno di particolarissima commozione da parte nostra, perchè ad Alcione - malgrado le distanze - siamo tutti legati.
L'amore dell'umanità in quanto unità di vita, trova tra tutte le innumerevoli stelle dell'universo, speciale referente nella vita propria delle Pleiadi, che in un avveniristico futuro da Star Treck potrà dirsi da parte dei terrestri "legittima" terra di conquista, proprio in virtù del vincolo fisico (gravitazionale) che esiste tra noi. h h Il ragionamento può apparire sciocco, ma se nella storia ha avuto senso per l'Italia rivendicare la Sicilia come "cosa italiana" solo perchè così vicina, e per l'Inghilterra trattare l'Australia e l'India come "colonie inglesi" solo perchè scoperte per prima, allora non sarà sciocco neppure nell'universo stabilire ora questa ora quella relazione semplicemente in virtù di banali e insignificanti "coincidenze" astrofisiche. L'amore (come i cannoni) può sparare su chiunque, ma è meglio farsi in questo guidare dalle circostanze fisico-gravitazionali poste in essere dal tempo e dallo spazio...
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Le previsioni Maya
Mentre dalla nostra parte del globo gli antichi egiziani hanno preferito "puntare" su Sirio e la costellazione di Orione (della quale le piramidi sono lo specchio in terra nell'Era del Leone - il Nilo rappresenta la Via Lattea), in america centrale i maya scelsero le piccolissime Pleiadi come "oggetto di culto". Le loro piramidi, in particolare quella di Palenque, presentano continui rimandi a questa costellazione. E' del caledario maya l'annuncio della fine di un'era proprio nel XXI secolo, e questo ci fa chiedere se questa loro consapevolezza "apocalittica" sia generata non dalla superstizione ma dalla coscienza del passaggio del nostro sistema solare attraverso la cintura manasica pleiadiana. Se così fosse, il messaggio inscritto nel loro calendario non è folle, stupido o demoniaco, ma solo incompreso.
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Yggdrasill: l'albero dei 9 mondi
Per i celti, i rami dell'albero cosmico sostenevano nove realtà. Come si vede nell'immagine, tutte le sfere stanno intorno a una centrale dove gli dèi - nell'antica tradizione - tenevano l'assemblea giungendovi da tutti i diversi regni attraversando il "ponte arcobaleno", sorvegliato da "Heimdallr" (il custode). Ma benchè divinità, la sorte di tutti questi luoghi non stava nelle loro mani; era invece indossolubilmente vincolata alla "vita dell'albero" nel suo complesso: gli dèi "spaziavano" tra i mondi, ma non li governavano con scettro di ferro, sicchè taccole (nani), smilzi dalla pelle chiara (elfi della luna), smilzi dalla pelle scura (drown), giganti, uomini e dèi, vivono ognuno liberi e separati dagli altri in sfere tutte loro.
Come nella bibbia troviamo un riferimento a "giganti" e ai "figli di dio" - diversi dai "figli degli uomini"! (xxxx,xx e xxxx,xx) - così anche in questa "demoniaca" cultura si parla di "titani", uomini e "dèi", 3 razze o specie ntelligenti, solo che qui sono inquadrati in una visione un pò più organica, ampia e frastagliata, di maggiore potenza speculativa rispetto a quella offerta dalla bibbia - che lascia perdere l'argomento subito dopo averlo accennato - e anche politicamente corretta. Questa è un ulteriore riprova del fatto che il "Sacro Libro" (la bibbia) non ha finalità scientifiche, storiche o culturali; se fosse così, Dio avrebbe certo trovato un modo per scrivere cose più chiare ed esaustive! La Genesi può uscire dal banco degli imputati; ci ha regalato un indizio, lodiamo e bendiciamo Dio, perchè poteva anche non farlo e sarebbe rimasto comunque un testo benedetto!
Ma torniamo alla cosmologia celtica: il fatto che i "mondi" siano 9 e non 8 come nel sistema pleiadiano allargato, non costituisce inceppo in quanto i soli che ruotano intorno Alcione in realtà sono esattamente 9. Fra questi, però, due sono molto più piccoli rispetto agli altri (Asterope e Pleone), quindi si tende a trascurarli.
Da questo punto di vista, "l'albero" che "lega" (gravitazionalmente) i 9 mondi (o "rami"), è proprio Alcione.
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