Violenza religiosa

"E sempre si esercitò in predicare loro [ai soldati] con gran fervore, che andar dovessero a questa impresa semplicemente per amor di Dio e non per conquistar robbe nè onori e che dovessero prima confessarsi e che poi se occorrerà morirci per tal sorte sareste stati martiri di Gesù Cristo. [...]. E fu tanto il buon esempio che diedero quei servi di Dio, che da tutto quell'esercito erano tenuti ed onorati come santi".

E' così che un cronista del XVI secolo parla di Padre Pietro di Mazara del Vallo (trapani, sicilia), che fu Maestro dei Novizi e Vicario Provinciale presso i frati cappuccini nel 1550.

Dal passo sopra riportato intuiamo che quest'uomo era in effetti pio: una confessione ai piedi di qualche prete pancione non è certo facile a farsi. Raccomanda ai crociati di combattere non per soldi, potere o notorietà, ma per Dio. Se poi vediamo quel che tal prete s'inventava per convertire gli infedeli, possiamo essere sicuri di un certo grado di venerabilità. Tuttavia...

Non si ammazza nessuno per Dio, e avrebbe dovuto dirlo.

Sono profondamente, profondamente deluso dalla cattolicità, perchè sono appena tornato da un'esperienza in cui un uomo senza dubbio intelligente "ma cattolico", costringeva moglie e figli piccoli (3 e 5 anni) a fare 2 rosari al giorno e l'ufficio delle letture tale e quale come spetta a un gran sacerdote.

In un primo momento ho pensato che, forse, costui anticipava un modello di famiglia "diaconale", poi però ho visto che non c'era gioia nella recita di queste preghiere da parte della moglie o dei figli piccoli, ma solo del padre. Non essendoci Spirito, non c'era libertà. Non essendoci Libertà, la Chiesa lì non aveva casa, anche se la loro casa era orgasmicamente tappezzata di santini ad ogni angolo.

Con questa esprienza io ho capito chiaro come un nuovo battesimo... che la forma e le formule giovano a poco e a niente, e che tutto quel di cui nella mia vita ho goduto con le messe e le orazioni, è venuto da come gestivo le mie umane emozioni.

Esiste, certo, uno scarto non riproducibile dal mio spirito, e questo viene dall'eucaristia (perchè per qualche giorno dopo la comunione io cambio occhi), ma tutto il resto è aria fritta.

I riti, le parole, le immaginette, le croci, le medagliette sono impotenti incantesimi da magiari, senza l'erezione del Vero Altare al centro del proprio cuore. Queste cose ricevono energia dal "T.I.S. - Trono In Sè", e non il Tis da queste cose.

L'uomo così "devoto" che io ho incontrato, è il secondo che nella mia vita mi ha colpito per fede ed intensità, zelo e sapienza, ma - come il primo (che era una donna) - si è perso consegnandosi in olocausto al verbum piuttosto che al Logos interiore che istruisce e che chiaro afferma: 


Non violentare i tuoi amici in nome della TUA fede!

 

E' così difficile  capire che la storia è piena di molte fedi nello stesso Nostro Signore Gesù Cristo, alcune giuste ed altre sbagliate, e che nella "disobbedienza" a certe volgari pratiche di "pietà" (ad es. crociata contro i mori 1095), può esserci l'obbedienza alla Divina Volontà che tutto comprende, tutto tollera e tutto aiuta, senza condizioni?

La Chiesa ha una struttura verticistica. Le pecorelle ne seguono l'esempio, e le migliori lo seguono alla lettera.
Preti e fedeli sono affascinati dalla teoria secondo cui se i genitori fossero stati più rigidi, la generazione moderna sarebbe cresciuta più sana. Ecco, cosa c'è di più sano del pregare insieme in famiglia 3 o 4 volte al giorno? Dopo 6 anni di questa vita a partire dai 5 anni di età, un undicenne non dovrebbe diventare un altro Cristo? Ma non fu bello quel che udii quel giorno...

"Silenzio!" - gridò il padre - "Com'è che non capisci che ogni parola che esce dalla tua bocca è una spina che aggiungi alla corona di Cristo!! Tu non devi fare quello che piace a te, ma quello che piace ai tuoi genitori. E' così che visse Gesù in famiglia: muto ed obbediente!".

- "Dio dio dio sempre Dio, ma che c'entro io con Dio, basta!" - rispose il figlio agonizzante.

Il padre, da uomo sensato qual'era, obiettò: "E' proprio perchè la gente ha messo Dio all'ultimo posto, che oggi il mondo si trova sull'orlo di un baratro".

Io guardai il ragazzo e capii che non capiva le parole di suo padre.
Forse più che una predica, doveva dare al figlio un sentimento.
Alla fine, per la cronaca, il ragazzo scappò dal camper e dignitoso non voleva più ritornare.

Miope fu "la mia donna" quando per paura del diavolo non mi scrisse più, rinunciando agli sms (il diavolo guidava le mie lettere), alle email (internet era il diavolo) e alle visite elisabettiane (non si entra in casa del diavolo), e nondimeno pregando come una matta per me con tutto il suo gruppo.

Miope fu quest'uomo quando per salvare la propria famiglia dal diavolo "che sempre va cercando chi divorare", si fece lui stesso insaziabile divoratore degli istanti di pace familiare. E' difficile spiegare in che maniera uno spirito pio e contrito riesca a scombussolare la vita di quelli che lo circondano; agisce con "santità", ma di fatto turba e deturpa l'aere intorno, condannandosi alla tristezza e trascinando seco tutti gli altri.

Beh, prego il Signore affinchè giammai io sia uno di questi!
Signore, mi vanto di essere forte nella "fede", perchè mentre molti mendicano all'esterno di sè gli strumenti della guarigione spirituale, io ho appunto "fede" di riceverli dall'interno, impegnandomi personalmente a risolvere i diversi problemi che incontro.

E' per questa via che sono giunto a pensare che un bravo cristiano ama sia i buoni che i cattivi, e scaccia i cattivi prima con quest'amore, e solo dopo con l'acqua benedetta

Archibugi e "violenza religiosa" a un cattolico non servono.



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