Intuizionismo

Il cuore, le intuizioni e i sentimenti superano in potenza la ragione, ma è deleterio ovattarsi all’interno di essi.

 

I sentimenti sono come il mare, in essi il naufrago galleggia nella speranza di arrivare un giorno alla sua bella isola. Così è per gli uomini: ognuno spera e pensa le sue cose credendo che siano esse a muoverlo verso questa o quella direzione, mentre in realtà sono le intangibili correnti oceaniche a trasportarlo.

Salvato dall’isola della regina nera, crede sia questo il mondo cui da sempre appartiene. Non avendo cervello, il nostro piccolo cuore non sa costruire barchette. In verità non vuol nemmeno costruirne una giacchè neppure immagina l’esistenza di altre isole oltre l’orizzonte. Un angelo, che si trovava da quelle parti in vacanza, tutto contento domanda al nuovo arrivato il motivo che l’ha condotto fin laggiù: quello allora gli cita tutte le sensazioni e i pensieri che aveva avuto durante il suo viaggio, ma l’angelo – che la sapeva più lunga di lui – fra tutte quelle ragionevolissime motivazioni non ne trovò neppure una di simile alle sue. L’angelo infatti amava quell’isola di sassi e fuoco, ma il piccolo cuore non sembrava che soffrire dell’aria asfissiante che ivi si respirava.

Lo stupore dell’angelo era grande quando suo fratello gli diceva che voleva, voleva, ardentissimamente voleva continuare a stare lì, così un giorno provò a parlargli dell’esistenza delle correnti oceaniche, dell’estensione terrestre, di altri mondi possibili, e gli spiegò come costruire una zattera. A un tratto la mente dell’uomo si aprì; dopo aver cercato l’ultimo abbraccio dal suo amico alato, con la sua nuova imbarcazione partì alla ricerca dell’Eden. La conoscenza del cielo e della terra, lo salvò veramente.