E' politica o economia?

La politica come strumento dell'economia, interessi privati che scalzano quelli nazionali, uomini d'affari che diventano uomini di governo per governare meglio i loro affari, insomma, lo Stato come l’azienda delle Aziende: leggende metropolitane? Mica tanto: certo si sa che George W.Bush è stato un petroliere, si sa invece un pò meno che provengono dalla stesso settore la consigliera per la sicurezza Condoleeza Rice e il vice presidente Dick Cheney il quale a suo tempo guidò la Halliburton. Anche Lawrence Eagleburger, ex-direttore della Halliburton, fu segretario di Stato con Bush padre. Indagando su altri tre colossi del settore petrolifero, la Bechtel, la Fluor e la Parsons, scopriamo che: tra i capi della Bechtel ci sono l'ex segretario di Stato Shultz e l'ex capo del Pentagono Weinberger. La Fluor ha da qualche anno assunto Bobby Imman, l'ex direttore dell'Agenzia di Sicurezza Nazionale statunitense, mentre fino a poco tempo fa nel consiglio d'amministrazione della Parsons sedeva Elaine Chao, ex ministro del lavoro nell'amministrazione Bush. Tra le altre compagnie petrolifere si ricordano la Schulmberger, la Baker Hughes, la Weatherford e la Louis Berger: tutte compaiono fra i finanziatori ufficiali dell'establishment repubblicano nelle ultime elezioni (dati riferiti al 28 marzo 2003).

Tra crisi in Venezuela e guerra in Iraq, il prezzo del petrolio è salito e la Esso ha mietuto profitti per più di 4 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre del 2002. Il primo trimestre del 2003 si è presentato altrettanto roseo per la multinazionale che ha stipulato un ghiotto contratto con il Pentagono: fornirà benzina, carburante e oli lubrificanti per i carri armati, i caccia e le navi da guerra statunitensi fino al 2005. Per sdebitarsi del favore, nel 2000 la Esso ha donato un milione di dollari per la campagna elettorale di Bush il quale, appena vinte le elezioni, le ha concesso il nulla osta per l’estrazione di petrolio in aree addirittura protette.

In seguito Bush non ratifica il Protocollo di Kioto e rimuove il Presidente dell’IPCC (Internazional Panel on Climate Change) che fin dal 1995 aveva tuonato contro i combustibili fossili come principale causa dei cambiamenti climatici.



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