
Celibato
...e siccome in genere non si capisce tanto bene la frase: "Sono Io e non voi il principio e il fine di tutta la vostra vita", ecco che Dio ha fatto i sacerdoti, che con il loro celibato dovrebbero spiegarla magnificamente. Infatti, una fra le tante accuse che si fa al cattolicesimo suona così: “la carne è carne!”; “il maschio è maschio!”; “l’uomo sta con la donna!”. Perché castrarli, impedendo al sacerdote di formarsi una famiglia? h h h Cercherò di rispondere a questa domanda dopo, intanto ricordo che nel cattolicesimo ci sono circa 15 riti. Quindici “ovili” diversi guida il Papa, e poiché riconoscono la guida del Papa, hanno tutti il medesimo diritto di dirsi cattolici! Se perciò a te non piace un rito, per questo, quello e quell’altro legittimo motivo, cambialo pure! Non ti è proibito! Il cattolicesimo ha tante case e certamente fra queste ce n’è una adatta alla tua filosofia. Sono sempre esistiti preti sposati di rito non-latino, come accade per il Cattolicesimo Ucraino e Maronita. Queste chiese sono pienamente cattoliche, cioè sottoposte al papa, ma possono ordinare uomini sposati, per quanto non permettano ai preti celibi di sposarsi. In pratica ingiungono una ed una sola scelta all'aspirante prete (come una ed una sola moglie all'aspirante marito), e tale scelta è liberissima ma vincolante a vita. Tali riti non sono eretici, sono solo lo sviluppo che ha preso il cattolicesimo in altri luoghi. In italia/europa ha preso quello che vediamo.
Adamo ed Eva
Adamo non poteva non peccare...
L’Amore in genere si pensa di darlo, ma l’uomo è progettato anche per offrirlo a se stesso. In questa maniera l’Amore circola in maniera perfetta.
Il fatto di avere uno “specchio” cui “dare” quest’amore, è si un disegno di Dio, ma in principio non era così. Come sappiamo, Adamo era solo. Dio era “solo”. Trino ma unico in sè stava. Così anche Adamo.
Adamò si annoiò nel paradiso terrestre. Il Padre lo vide, lo compatì, e trasse dal suo cuore – all’altezza del costato – una donna, e gliela affidò. Come si vede, non la prese dal fango, né da qualche altra cosa esterna o diversa da Adamo stesso.
Come Dio Padre ha la delicatezza di una Madre che dà vita al Figlio, così Adamo aveva in sé Eva, e se si fosse Riconosciuto, androgino sarebbe rimasto per sempre, proprio come il Dio Trino ed Unico contemporaneamente.
Frutto del primo disconoscimento dell’uomo dalla donna e della donna dall’uomo, fu il loro primo figlio – Caino, fratello maggiore di Abele. Come si sa, Caino fu generato a seguito della tentazione e della caduta dei neocreati; Abele invece nacque a seguito della riconciliazione della coppia con Dio, ed è quindi figlio della Benedizione di Dio. Il risultato è che nel mondo circolano due popoli con caratteristiche genetiche e psicologiche diverse, perché hanno origini diverse; la genie di Abele, inoltre, è più rada perché Abele morì prematuramente. Ad ogni modo il punto è questo: Adamo cadde nel primo peccato mortale nel preciso momento in cui non seppe resistere alla tentazione maturata nel seno di Eva.
Ordunque, come avrebbe potuto “salvarsi”? Se si fosse riconosciuto integro in se stesso! Ma come poteva riconoscersi intero, se Eva – che una volta era dentro di lui, ora stava fuori di lui! Se lei chiama, lui DOVEVA obbedire! Perché? Perché era parte di lui!
Ecco qui il seme della disobbedienza. Non per niente Gesù scelse di non sposarsi; scelse apostoli non sposati o che rifondarono l'antica vita coniugale (Pietro era sposato con figli - ciò per cui la Chiesa nella Costituzione Pastorale del 1980 ha dichiarato: "il clero protestante convertito al cattolicesimo può restare sposato"), e con ciò traccia il sentiero di salvezza per tutta l’umanità: obbedire a Dio prima che alla propria (seconda) carne (quella della moglie/marito). Questo non è difficile da capire. Forse più difficile è accettare che ogni uomo nasce col suo proprio specifico compito, e alcuni di essi hanno niente poco di meno che lo stesso compito di Gesù: mettere i puntini sulle i, dire a tutti: “Un maschio sta bene anche senza la sua femmina”, e cementarlo con un’esistenza in infallibile obbedienza alla castissima voce interiore di Dio. Perché questo doloroso sacrificio? Per riparare e correggere il primiero deragliamento di Adamo: fino a quando il Fiat dell’umanità e dei suoi maschi e delle sue femmine non sarà luminoso come il Fiat creante della Trinità e il Fiat ricreante di Maria, un nuovo Eden non potrà essere restituito alla terra. Adamo sarebbe stato il perfetto padre dell’umanità se, vista Eva nuda e bellissima e conciliante, non avrebbe ritenuto il suo amore “una cosa necessaria”. Come un gay? No! Ma quasi. Egli poteva e doveva amarla, ma non più del flebile sussurro della divinità in lui. Ringraziamo perciò tutti i sacerdoti che pur fra i tanti sagaci ragionamenti terreni, resistono, e con la loro resistenza guadagnano per noi il paradiso che per la sua debolezza Adamo perdette.
In realtà, Adamo non fu scacciato dal paradiso perché peccò di lussuria; fu scacciato quando peccò di lussuria nel giorno sacro al Signore, ma torniamo al problema di prima: come può un Adamo restare “indifferente” al richiamo di Eva? Non lo può, non lo può, non lo può! Data l'origine di Eva, è scientificamente e misticamente impossibile! L'avrebbe potuto, però, se avesse avuto un’altra Eva nel suo cuore…
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L'Amore non può non salvare...
Se il primo Adamo fosse riuscito a permettere all’Amore Universale (che era già in lui) di amarlo, sarebbe uscito rigenerato dall’ora della prova, e per noi sarebbe stato tutto molto più semplice. Lo stesso, naturalmente, vale per Eva: doveva sentirsi amata dall’Amore in lei stessa più che dall’amore indotto dal serpente per Adamo.
Un atto d’abbandono ad Adamo ed Eva fu chiesto, ed essi non riuscirono a vederlo. Tocca allora a noi conoscerlo (i sacerdoti devono farlo prima degli altri, onde ancorare il modello). Dall’Amore di Dio per noi (un amore tanto maschile - per le donne - che femminile - per gli uomini), l’uomo potrà amare non in modo egoistico ma in modo altruistico, in modo incondizionato e universale, perché quest’Amore Divino dominerà completamente l'amore umano con la sua potenza e la sua energia. Toglierà i limiti che ci impediscono di amare su questo mondo e toglierà le «deformazioni» dell'amore possessivo, dell'amore passionale. Ristrutturerà e «riconfigurerà» quell'amore per fare in modo che tutti i sentimenti divengano nobili, dei sentimenti di puro Amore Incondizionato. Tale amore, come una lampadina, riversa ugualmente i suoi raggi su tutti, belli e brutti, maschi e femmine, piccoli e grandi, bambini e vecchi, buoni e cattivi, angeli e demoni. "No ai demoni no!" direbbe un bravo cattolico; io invece dico "ai demoni di più!". Infatti, non un rosario magico ma proprio quest'energia d'amore (nostra o di Maria per mezzo della preghiera a Lei) li tiene lontani da noi come il polo sud dal polo nord. Dunque Amate e sarete Liberati.
Ognuno nel suo piccolo cuore ospita una fiammella di quest’immensa energia. Essa sembra tanto fioca, tanto volubile e inconsistente, eppure è proprio quest’apparente debolezza che permette e permise ad Adamo di fare la sua scelta in assoluta Libertà e Autonomia; se egli avesse compreso davvero che dietro quella piccola luce si nascondeva la Sconfinata Potenza di un Dio, non avrebbe tentato di schiacciarla e appropriarsene su suggerimento del serpente! Ma allora avrebbe agito per convenienza, mosso dalla paura anziché dall’amore... allora Dio si nascose all’intelletto e al cuore dell'uomo: sperava in un atto di Donazione Pura da parte del suo cucciolo…
Il piccolo cuore umano viene costantemente alimentato dall’Amore dello Spirito, perché niente potrebbe vivere senza di esso, ma se non liberiamo consapevolmente quest’energia che sta in attesa, restituendole Amore, manchiamo di Amore e abbiamo l'impressione di essere continuamente alla ricerca di un amore, qualsiasi esso sia, alla ricerca di un affetto profondo, quando invece è questa piccola parte di noi stessi che chiede in continuazione di liberarsi, di uscire dal guscio, mentre noi le chiudiamo le porte perché non siamo consapevoli della sua realtà.
Da questo punto di vista, il sostegno che Adamo “tentato” cerca da Eva è si naturale, puro, immacolato e innocente - ma diventa “peccato mortale” quando diventa atto di “disconoscimento del sé”, ovvero mezzo per svincolarsi e allontanarsi da ciò che egli cela in se stesso, preferendo abbandonarsi al “conforto di maya”, cioè all'abbraccio delle illusioni generate dal mondo materiale.
Non percependo la profondità di quella fonte segreta d’amore, che brilla e si agita e freme e divampa solo per noi, tutta per noi, sempre per noi, finiamo per credere che una persona possa essere amata fino in fondo solo da un’altra creatura.
Non è così. L’amore di Dio è altrettanto viscerale e completo, se lo si sapesse vedere.
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