
Problemi di coppia
In genere mettiamo di fronte a noi chi è realmente capace di amarci, ma anche di ferirci sino in fondo; di allietarci e di confortarci, ma anche di punirci e di colpirci nel Segno Sacro del cuore.
L’abbiamo scelto fra mille. Abbiamo scelto colui che ci darà l’amore più puro, più devoto e incondizionato, ma anche chi ci opporrà la resistenza più fiera, più tenace e indesiderabile, affinchè potessimo un giorno riuscire a guardarci fino in fondo e riconoscere la Verità.
Quale Verità? Questa:
Non dare possibilità grandiose all’altro allorquando esse sono già in te!
Non chiedere ad un altro ciò che puoi darti da solo, perché l’altro ti darà solo quello che è in grado di dare, mentre tu da solo puoi darti tutto, senza nessun limite!
Non puoi possedere un’altra persona, perché essa è proprio come te: un Essere Sovrano.
Stiamo qui sulla terra per essere un’estensione fisica vivente di Dio. Ognuno di noi è un aspetto INTEGRALE di Dio, desiderato per quello che è, non per quello-che-sarà-insieme-ad-un-altro. E se Dio è sia Padre che Madre insieme, così dobbiamo essere anche noi, pur dando maggior espressione all’uno o all’altro di questi due aspetti. Gesù rese onore a Dio e manifestò il suo paradiso in Terra: incredibile gioia, incredibile felicità, incredibile Amore che divennero Luce sul Tabor prima, alla risurrezione dopo. Ma fece tutto questo “da solo”. Domanda: era veramente “solo”?
Il medesimo tributo siamo chiamati a rendere anche noi al pianeta, in quanto “Cristofori” – portatori di Dio. Non dimentichiamo che ovunque andiamo, qualsiasi cosa facciamo, siamo benedetti dalla Vita! Noi siamo nella Vita e la Vita è Dio. Siamo l’onore di Dio, i suoi figli, non siamo altro che questo. Così, la solitudine non è stare da soli, ma VIVERE da soli.
La solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi; la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove c’è solo lui, quella è una santa e beatificante pace! La solitudine è invece distanza tra il cielo e l’albero, la terra e le radici, il sole e la linfa. Questa è solitudine, e solo questo genere di solitudine porta la morte.
Troppo difficile da capire questo discorso?
Male! Ti insegnerà meglio il partner la lezione…
…e così starai di fronte a chi ti nega o che non ti nega semplicemente perché non c’è, finchè non vedrai che questo sogno infranto e deluso vuole soltanto portarti il tuo dovere di Amare te stesso, senza cercare conferme o certezze altrove.
Hai fede in Dio? Che Dio ti ama completamente? No?
Male!
…e così l’amato sarà il tuo Sacro Specchio, l’esempio vivente di un’illusione… e starai lì come albero immutabile, desertico e senza vita, e guarderai l’altro e dovrai scegliere se lasciarlo libero o dargli la libertà di essere, e di non essere. Di non essere lì per te.
Ma queste persone (o questi fantasmi) che ci tolgono libertà, che ci spogliano di ogni onore, che ci stanno al fianco (o nella mente) tormentandoci come spilli, sono anch’essi da onorare perché parti del processo che ci farà Sacri, uccelli liberi di stagliarci nell’Infinito. E’ la saggia mano di Dio quell’amato che non c’è o che c’è e ci ferisce!
Essa vuole soltanto portarci a riconoscerci, a chiamare noi stessi AMORE MIO, a darci tutto! - tutto il Rispetto, tutta la Gioia, proprio tutto quel tipo di Amore che vogliamo.
Sì, eravamo di fronte a noi stessi e non lo sapevamo!
Perchè cercare l’occhio altrui per sapere chi siamo? Perché amare gli altri in funzione di ciò che essi fanno per noi? Perché darsi speranze inutili? Perché non guardare noi stessi e chiederci: mi amo?
Nella lingua tradizionale degli indiani d'America, «Mii Amo» significa «trova il tuo percorso». Ecco allora il percorso dell’Amore Integrale:
Fase A
Lacerare le illusioni
Frapposte fra noi e la Vita, ci dichiarano Impotenti, Incompleti e Indegni. Basta! Non serve dare all’altro il compito di completarci! Non giova dare all’altro il compito e la responsabilità di scoprire chi siamo sino in fondo! O quantomeno, non giova che qualcun altro lo faccia PRIMA che siamo noi stessi ad averlo fatto, giacchè solo dopo aver visto noi stessi, siamo nella condizione di poter riconoscere chi è che ci completa, e di accoglierlo.
Questo è un lavoro di “ripulitura” che deve accettare di fare la mente, il piccolo sé, tanto tirannico nei suoi decreti quanto fragile e vulnerabile nei suoi sentimenti. Non ho altre parole né modi che io possa suggerirti per “aprirti la strada”, se non un uso ampio e sicuro dei più classici “mezzi abili”, e questa canzone.
Fase B
Raggiungere l’Amore di sé
Percepisciti degno d’Amore, e lo sarai. Datti rispetto, e l’avrai. Riverbera Libertà, e ne sarai sazio. Trova in qualche modo il coraggio di abitare DA SOLO il Sacro Albero dell’Amore. Questo lavoro deve aver animo di farlo il grande cuore dentro di te.
Fase C
Diventare frutto
Questo non lo facciamo noi ma il Tempo che lavora nel nostro spirito secondo un ordine e un criterio tutti suoi. A noi personalmente tocca solo restare devoti alla natura del nostro Sé così in fondo, da saggiare la Presenza dell’Essere in sé, un essere tanto maschile che femminile. Ecco, i due poli dello spirito si sono riuniti; lo Sposo nascosto in noi, è stato ritrovato e con lui può nascere una creatura nuova.
Quale il risultato? Un reciproco scambio d’amore senza dipendenza. L’assenza di bisogno è la caratteristica di queste unioni istruite dall’Unità Interiore dello Spirito: saremo completamente devoti l’uno all’altro, senza tuttavia appartenerci reciprocamente. Si sta insieme, si parla e ci si sfrutta senza ritegno ad ogni occasione - come il braccio col gomito, la testa con l'orecchio e lo stomaco con il fegato - ma si è ogn’ora consci che il significato della collaborazione è la migliore espressione dell’altra identità (che si ama), non la migliore espressione della propria identità (“che ha bisogno d’amore”). La coppia diventa un infinito che cresce su se stesso poiché entrambi gli esseri faranno ognuno dono della propria regale pienezza all’altro, e tuttavia nessuno di essi trattiene per sé un’oncia di ciò che appartiene all’altro: non ne ha bisogno, è Libero.