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Aumentare il trafficoUn blog scritto bene e con buoni contenuti non giova a nulla se nessuno lo legge. |
Aiuta i vari motori di ricerca a trovare il tuo sito!
Questo è un tool di Google che può aiutarti a scegliere il nome del tuo sito e a compilare nella maniera più efficace possibile le schede di descrizione delle singole pagine (tag e meta-tag). Ti aiuterà alla seguente maniera: all'interno del box scrivi una parola e scoprirai quante volte nell'arco di un mese quella parola è dagli italiani battuta nella barra di ricerca google. Prendi in considerazione solo parole con un minimo di 1000 ricerche mensili; se nessuna delle keywords che hai scelto è cercata più di 1000 volte al mese, ti conviene lasciarla perdere e studiarne un'altra. Bisogna controllare la posizione "Ricerche mensili locali", e non "Ricerche mensili GLOBALI", a meno che non t'interessano le abitudini telematiche di cinesi, spagnoli, canadesi, australiani...
Quando scegli le keywords nel tool Adwords Keytool, usa solo la
“corrispondenza a frase” e [corrispondenza esatta]
Leggi attentamente le nuove linee guida e sii cauto. Specialmente se sei
nuovo in AdWords, punta su delle parole chiave che hanno concorrenza
si, ma NON TROPPA. (Il tuo indice per valutare la concorrenza, è la
quantità in cui le piccole barrette sono riempite di verde nel tool).
Per le [corrispondenze esatte], un numero che va tra i 1000 e i 9000 è
l’ideale su cui puntare per adesso. Ma non c’è una regola standard per
questo.
2. Tag e meta-tag vanno dunque selezionati con cura. Ma anche i titoli delle singole pagine, perché i motori di ricerca guardano anche e soprattutto i titoli,
3. Nel compilare le keywords, se usi la frase generica: “Negozio di scarpe” otterrai come risultato certo solo quello di sprofondare nel girone dei dimenticati. Ma se invece scrivessi: “Negozio borse economiche Firenze”, questa porterà i clienti della zona di Firenze presso il tuo sito già nei prossimi 15 minuti, anche se le tue borse stanno a Roma!
4. Il “Clicca qui” è bello da scrivere ma purtroppo non piace a google che ti punirà abbassando notevolmente la graduatoria del tuo sito all'interno dei risultati di ricerca. Facciamo un esempio: non va bene:
Se vuoi trovare un ottimo Hotel con piscina e palestra in zona Pistoia “Clicca qui”.
Va invece bene:
Se vuoi trovare un ottimo Hotel con piscina e palestra ti consiglio "Xxxxxx Yyyyyyy" per questo, questo e quest'altro motivo.
Quindi il collegamento devi sempre essere fatto tramite Parole Chiave attraverso argomenti e discorsi. Dimeticati il Clicca qui!!
5. Alcune piattaforme (wordpress.it ad esempio) hanno convenzioni tali che i propri blog compaiono più facilmente nei risultati di ricerca rispetto ad altri ospitati su altre piattaforme. Ma i pro e i contro vanno sempre valutati: talvolta rendono obbligatorie fastidiose pubblicità, hanno poveri strumenti d'impaginazione e quando abbastanza ricchi, serve una guida per orientarsi nel pannello di controllo (quest'ultimo è ad esempio il caso di wordpress o netsons.org).
Un comune sito di "successo" attira circa 300 visitatori "unici" al giorno (cioè persone vive, non-robot). In questo caso gli ads google fruttano al blogger circa 100 euro al mese.
Ciò vuol dire che con 1.000 visitatori "unici" al giorno, sei stipendiato 300 euro al mese, mentre se il blog registra 10.000 accessi giornalieri, google assicura al webmaster un reddito di 3.000 euro al mese, senza contare le entrate provenienti dalla vendita dei prodotti in affiliazione con cui si sarà farcita ogni pagina del sito.