Usare internet per scrivere libri

 

Una volta c'era il filosofo che come una miracolosa antenna intercettava gli umori collettivi sparsi nell'etere e dava ad essi risposte lucide e puntuali, deliziando uomini ed epoche; oggi invece c'è internet.

Basta farsi un giro su google o, meglio, sui social network più popolari, per vedere nitidamente come un certo argomento viene declinato, pensato e percepito dalla massa. Gran parte del lavoro che una volta era affidato all'intuitività personale del genio di turno, oggi è facilitato dal "servizio informatico". Certo, gli artisti esistono ed esisteranno per sempre come stelle irrangiugibili, ma le cime più basse (che sono la maggior parte delle persone) potrebbero trovare in rete alimento continuo per le loro riflessioni, che saranno sempre opportune ed "aderenti alla traccia". Quale traccia? Quella dell'utilità sociale.

Una persona che fra mille possibili brillanti elucubrazioni mentali sceglie di rispondere solo a quelle più "gettonate", fa vera opera di apostolato. E' vero che si colloca da tutt'altra parte colui che attingendo esclusivamente alle sue proprie risorse, solleva un quesito nascosto alla specie umana in quanto specie, ma non bisogna essere troppo pretenziosi con se stessi.
Cominciando a comporre con umiltà e rassegnazione, sulle ali d'argento di una ispirazione povera e malferma, un compositore può generare a un tratto e in maniera completamente imprevista il suo lampo dorato di luce, tornando ad avvalersi delle comuni "tracce di pollicino" a guizzo concluso.